Non lo so! Mi sembra tanto una riproposizione di una fase di ristrutturazione del capitalismo avente come scopo il rovesciamento delle priorita di rapporti tra Stato e cittadini.
Si è rotto il teorema della crescita economica senza limiti e condizionata soltanto dai cicli produttivi.
Le variabili dirompenti sono diverse :
La crescita abnorme del debito pubblico dei paesi occidentali,insostenibile se non per brevi periodì ;
Il costo del lavoro che la globalizzazione dei mercati ha reso elemento basilare per sostenere una competizione sana e corretta e che si scontra con i comportamenti delle economie dei paesi emergenti in materia di regole di mercato e di diritti che determinano una concorrenza a dir poco sleale;
La inadeguatezza o il superamento degli indici economici del modello ideale determinato dai trattati di Maastricht come base per la nascita della moneta unica ed in seguito dell'Unione economica europea.
Le conseguenze prevedibili, ma che sono già materia di decisioni governative sono nell'ordine di una drastica riduzione delle attese sociali con l'inposizione di un mutamento consistente,rispetto alle conquiste ,in materia di garanzie e di disparità sociale ormai nella tradizione di un paese.
L'Italia affronta questa crisi nelle situazioni peggiori che fanno presagire un ripensamento dello stile di vita e di sacrifici da sopportare.
La barca della moneta unica beccheggia tra le correnti di un monetarismo e dottrine sulla massima liberalizzazione di matrice anglo-sassone e di una inclinazione "uber alles" di una Germania che, Bismarckianamente, avoca a se il ruolo di "terra di mezzo" degli equilibri mitteleuropei.
Trasformazioni in atto nella Società e come la Politica,con le sue azioni,le influenza.
Politica e Valori

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