Politica e Valori



La repubblica,nell'antichità, aveva due grandi collanti: la religiosità, fonte di tutte le certezze, attraverso soprattutto quegli augures che erano i buoni auspici degli Dei nei confronti delle scelte della polis, e i valori – ciò a cui dovevano aspirare le persone dabbene (probri): rem (le sostanze), fides (il credito), honos (gli onori legati al ruolo specialmente politico), gratia (il favore, la “gloria”). Tutto questo assicurava "la dignitas": una tensione verso l’alto coinvolgente, attraverso i mezzi di comunicazione dell’epoca, per la formazione di un’unica comunità che tendeva verso l’alto grazie al ruolo dell’esempio virtuoso.( da: Il Politico.it)

giovedì 24 novembre 2011

LA FINE DEL COMPROMESSO SOCIALDEMOCRATICO ?

E' chiaro ormai ai più che, alla luce di quanto sta accadendo,ci si avvia alla definizione di un mutamento radicale dell'immaginario collettivo sperimentato e coincidente con la massima espansione in quasi tutti i paesi occidentali delle politiche di Welfare State.


Un mutamento iniziato già negli anni ottanta con la adozione dell'immagine del Mercato Globale e delle singolarità, avulse dai legami sociali.
La crisi viene così decodificata anche in virtù del deperimento di quell'insieme di valori, di pratiche istituzionali che avevano consentito , sulla base di quel compromesso socialdemocratico forme di intervento, con la spesa pubblica, volte ad assicurare prestazioni e sicurezze per fasce numerose di cittadini.
L'attuale declino lascia privo di sostanza un vasto mondo di soggetti e di cultura.
Man mano che la ideologia liberista, con la cosidetta liberalizzazione generalizzata è andata distruggendo gli strumenti di potere economico e di legittimazione morale che avevano consentito di alimentare la solidarietà sociale con la spesa pubblica, si è andato compiendo il declino della storia dei diritti sociali raggiunti dai "movimenti" del trascorso secolo.


Viene di chiedersi se la crisi dello Stato Sociale sia la conseguenza di una realizzazione dei suoi obiettivi che più oltre non possono andare in una fase di decrescita economica, o sia da coniugare con l'efficacia "politica" della contro offensiva neo-liberista nella ridotta arena del conflitto redistributivo,tutto interno, e la natura competitiva delle economie degli Stati ormai parte del mercato globale.

Nessun commento:

Posta un commento