Politica e Valori



La repubblica,nell'antichità, aveva due grandi collanti: la religiosità, fonte di tutte le certezze, attraverso soprattutto quegli augures che erano i buoni auspici degli Dei nei confronti delle scelte della polis, e i valori – ciò a cui dovevano aspirare le persone dabbene (probri): rem (le sostanze), fides (il credito), honos (gli onori legati al ruolo specialmente politico), gratia (il favore, la “gloria”). Tutto questo assicurava "la dignitas": una tensione verso l’alto coinvolgente, attraverso i mezzi di comunicazione dell’epoca, per la formazione di un’unica comunità che tendeva verso l’alto grazie al ruolo dell’esempio virtuoso.( da: Il Politico.it)

martedì 21 giugno 2011

MITI ED IDENTITA'

E' intuibile il bisogno di identità presente, in forma inconscia, in ogni grande aggregazione umana. Deve esserci corrispondenza tra una definita identità collettiva e l'abbandono della propria specificità.La rinuncia, quindi, al proprio "Io " in favore di un ben definito e forte  "Noi ".Questa anima collettiva è però un contenitore delle emozioni più primitive, forti e con un forte bisogno di credere ed un bisogno di identità  i quali,se saputi intercettare,sono facilmente controllabili e governabili.
Mi riferivo,in un post, agli studi sull'immaginario collettivo utilizzabili, da chi è in grado di controllare la comunicazione, per mantenere una collettività dissociata dal razionale confronto con la realtà e tenuta all'interno di una realtà onirica, fatta di visioni immaginifiche e priva di precisi contorni.
Uno degli strumenti che la odierna esperienza politica ha visto utilizzato è il "Mito ", per sua natura capace di catturare e governare le emotività delle genti ed impossibile essere, da queste, verificato razionalmente.
Secondo uno psicologo francese , questo strumento si basa esclusivamente sulla fantasia e sulle necessità, avvertite dagli agglomerati sociali ,in relazione a presupposte esigenze egoistiche o di rivalsa e ad alcune aspirazioni.

La politica contemporanea ha molto lavorato, in questo senso, per inculcare il dubbio circa la bontà di certe Istituzioni o Costruzioni Statuali, riuscendo a trasformare una crisi di transizione o genetica di una modernizzazione,sia pur necessaria , in una crisi funzionale e di ripudio.
Si concretizza così che una società, integrata con le sue varie strutture politiche ed istituzionali, arrivi ad essere disorientata ed indifferente o addirittura ripudiarle.
L'aspetto nefasto di questo processo lo si può ben rilevare analizzando l'attuale crisi di identità che riguarda le basi soggettive e non solo emotive della appartenenza alla comunità politica consolidata del nostro paese. Essa rinvia al sentimento delle singole persone , di essere  parte della medesima comunità e di sentire anche , come parte della stessa,certe altre soggettività.

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