Politica e Valori



La repubblica,nell'antichità, aveva due grandi collanti: la religiosità, fonte di tutte le certezze, attraverso soprattutto quegli augures che erano i buoni auspici degli Dei nei confronti delle scelte della polis, e i valori – ciò a cui dovevano aspirare le persone dabbene (probri): rem (le sostanze), fides (il credito), honos (gli onori legati al ruolo specialmente politico), gratia (il favore, la “gloria”). Tutto questo assicurava "la dignitas": una tensione verso l’alto coinvolgente, attraverso i mezzi di comunicazione dell’epoca, per la formazione di un’unica comunità che tendeva verso l’alto grazie al ruolo dell’esempio virtuoso.( da: Il Politico.it)

venerdì 27 gennaio 2012

CRISI ECONOMICA E STABILITA' DEMOCRATICA

Molti teorici della stabilità politica, specie nei sistemi in fase di modernizzazione,postulano una stretta connessione tra il livello di istituzionalizzazione politica e livello di partecipazione politica.Bisogna però rilevare che in momenti di crisi di legittimità dei partiti specie sotto il profilo della rappresentanza,a causa della carente efficacia politica conferita all'elemento culturale proposto all'elettorato, l'elemento ideologico acquisisce rilevanza ove si persegua una ideologia alienata, contraria alla legittimità del sistema vigente.

Una tesi di Lipset enuncia:"tutti i vari aspetti dello sviluppo economico, compresi l'istruzione e la ricchezza,sono strettamente connessi così da formare un grande unico fattore che ha il suo correlato politico nella democrazia".

La ricchezza però non è una condizione irreversibile e tutto ciò trova conferma nella situazione attuale di molti sistemi democratici del nostro continente; viene da chiedersi allora dove,il dover rinunciare a qualcosa ,potrà condurre in termini di conflittualità sociale;

ma Lipset aggiunge anche:"la stabilità di una democrazia dipende non soltanto dallo sviluppo economico ma anche dalla effettività e legittimità del suo sistema politico".

Questa crisi ha forse il merito di aver fatto prendere finalmente coscienza alla opinione pubblica di quanto alti ed insostenibili siano diventati i costi della democrazia per la gestione, per quanto complessa, della nostra società.
Da quì la necessità avvertita di porre in essere risposte istituzionali in grado di lavorare bene e seriamente per affrontare,con buone probabilità di successo,le sfide che le attuali vicende economiche e finanziarie pongono in essere.
Da questo punto di vista la iscrizione delle competenze nei processi rappresentativi e decisionali, oltre che gli interessi collettivi,appare come prezioso contributo ad un corretto rapporto mezzi/fini.

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